Iscrizione scuola dell’obbligo alunni adottati

L’Associazione Famiglie Adottive e Affidatarie “… metti le ali alla vita” ha promosso una petizione riguardo alla problematica legata alle iscrizioni alla scuola dell’obbligo dei bambini adottati (Adozione Nazionale), ma che ancora non hanno il decreto di adozione definitiva.

Il sistema online attivato dal MIUR non prevedeva nessuna opzione riguardo a questo particolare status e non garantiva il rispetto della privacy dell’adottato e della famiglia adottante. La nostra associazione è intervenuta presso il MIUR inviando un documento sottoscritto da ben 55 Dirigenti scolastici della Sicilia, accompagnato da una lettera a firma del Presidente del Tribunale dei Minorenni di Catania. A tale riguardo sono state coinvolte anche il CARE (http://www.coordinamentocare.org/public/) e l’Anfaa (http://www.anfaa.it/).

Il risultato ottenuto è stato che il MIUR ha inserito tra le FAQ inerenti la procedura delle iscrizioni online il seguente quesito:

  1. Sto per concludere le procedure di adozione di un bambino, ora in affidamento pre-adottivo, che deve essere iscritto in prima classe di scuola primaria. Devo effettuare l’iscrizione on line.
    Stante la particolare situazione, al fine di garantire adeguata protezione e riservatezza ai minori, l’iscrizione viene effettuata dalla famiglia affidataria recandosi direttamente presso l’istituzione scolastica prescelta.

(http://www.iscrizioni.istruzione.it/faq.html)

Tavole Rotonda: “Una comunità che adotta è una comunità che accoglie”

“Una comunità che adotta è una comunità che accoglie” è il tema della tavola rotonda promossa dall’associazione e alla quale hanno partecipato numerosissime persone.

Tra gli altri sono intervenuti il Presidente e due giudici onorari del Tribunale dei Minorenni di Catania, il Sindaco e un Dirigente scolastico, nonché alcuni rappresentanti di famiglie adottive e affidatarie che hanno condiviso le loro esperienze con l’assemblea.

Tutti gli interventi hanno sottolineato la necessità del sostegno e della presenza della comunità che agisce come fattore di crescita sugli individui ponendo l’accento sulla famiglia come luogo per eccellenza e palestra delle relazioni.

L’atto dell’adozione, come è stato più volte sottolineato durante la serata, non è dare un bambino a qualcuno, perché non è un oggetto, ma è dare un’opportunità ad un bambino che ha il diritto di avere una famiglia.